La
 gigantesca battaglia ingaggiata il 18 dello scorso ottobre contro 9 audaci e crudeli Vigna Piisti,
 è finita.
La
 fulminee e arditissime avanzate di Antoine, sbarrando le vie della 
fascia sinistra alla squadra avversaria, travolte a centrocampo dalle 
incursioni di Emilio e Mattia, ha determinato ieri lo sfacelo totale del
 fronte avversario. Dal fronte destro a quello sinistro l'irresistibile 
slancio di Danyel e Hans, ricacciava sempre più indietro il nemico 
fuggente.
In
 campo, S.A.R. il Duca del Torrino avanzava rapidamente alla testa della
 sua invitta  armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già 
vittoriosamente conquistate in frangenti simili (egli, ancor una volta, 
era rimasto solo per la vigliacca defezione delle armate Corcoriane e 
Cristiane), che mai aveva perdute.
La
 squadra Vigna Piista è annientata: essa ha subito numerosi gol anche 
nell'accanita resistenza dei primi minuti e nel corso della partita ha 
perduto ogni speme, soprattutto quando anche il colonnello Zahir ha per 
un attimo accarezzato la gloria del gol. Il nemico ha lasciato  nelle 
nostre mani la bionda chioma della Vittoria (che schiava di Roma iddio 
la creò)!
I
 resti di quella che fu una delle più potenti squadre dell'ANSPI 
risalgono in disordine e senza speranza gli scalini degli spogliatoi che
 avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Calento della Vittoria.
mancava lui, il migliore ( che però poi ha fatto il portiere)
RispondiEliminaAnonimo, per vincere abbasta un solo Calento!
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